Beirut, martedì 2 dicembre 2025. Il Libano, in mezzo alle sue molte tragedie, non ha mai smesso di lodare il Signore. Anche noi dobbiamo imparare a riconoscere il germoglio che cresce all’interno della nostra storia.
Domenica 30 novembre 2025. La nostra fede, dice Leone XIV, è come i ponti sul Bosforo: unisce più di quanto si pensi, ma ogni tanto ha bisogno di qualche manutenzione.
Mercoledì 26 novembre 2025. La vita è un mistero al quale si dà spesso poca fiducia. Non così Dio, che non fa mancare mai il dono straordinario della Speranza a chi coopera con fede all’opera della creazione, accogliendo con amore, per esempio, i bambini concepiti.
Domenica 23 novembre 2025. E rimane sempre in cammino chi, come diceva sant’Agostino, lo fa per il Signore. Lo stesso giorno del Giubileo dei cori e delle corali Papa Leone XIV conferma la Chiesa nella Fede nicena.
Mercoledì 19 novembre 2025. Il giardino dell’Eden e quello in cui si trovava il sepolcro di Gesù “si toccano”: il Risorto ci vuole accanto a lui come operai di una vera e propria restaurazione del creato.
Domenica 16 novembre 2025. Il Papa denuncia con forza le stragi di cristiani in atto in Asia e Africa, oltre al perdurare del conflitto fratricida ucraino. Il Vangelo, però, ci ricorda che le vie dell’amore e del perdono sono sempre percorribili.
Mercoledì 12 novembre 2025. Il Papa prende posizione contro atteggiamenti che alimentano la discordia nella Chiesa, che deve invece dare testimonianza di autentica fraternità cristiana.
Domenica 9 novembre 2025. La solennità della Dedicazione della Basilica Lateranense ci ricorda il nostro essere pietre vive dell’edificio spirituale della Chiesa cattolica.
Mercoledì 5 novembre 2025. L’Eucaristia attualizza quotidianamente la morte e la risurrezione di Cristo, pertanto è il perno della vita di ogni cattolico.
Domenica 2 novembre 2025. L’eternità non è un continuo succedersi di giorni, ma un’immersione completa nell’amore di Dio. Ricordare i propri defunti nella Messa, che è la rinnovazione sacramentale del sacrificio pasquale di Cristo, è quindi permettere al futuro glorioso che ci attende di superare già ora le pareti create dalla nostra condizione di peccato.