Giovedì 23 maggio 2024

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri» (Marco 9,41-50).


Con il termine scandalo si intende, nel linguaggio biblico, ciò che mette in pericolo la salvezza, un vero e proprio ostacolo per la fede. Per rendere più difficile l’adesione a Cristo, un individuo scandalizza, tendendo a far cadere un altro nel peccato. I «piccoli» non sono i bambini, ma sono i fratelli e le sorelle più fragili e indifesi della comunità. Non sono certo coloro che si considerano gli unici veri credenti e vanno a imporre la fede a tutti gli altri. La fede semplice può essere assai ricca di riflessione e attenta ai problemi odierni. Ciò a cui fa riferimento Gesù, con le sue minacce, sono quei soggetti che inducono altri a non credere in lui. Infine, la «macina da mulino» era la parte superiore di quest’ultimo, fatta a forma di calice; la faceva ruotare un asino. Poteva essere sfilata e legata al collo di qualcuno. La morte per annegamento era temuta e considerata infamante per gli ebrei, perché privava di una sepoltura decorosa.

Dopo lo scandalo ai piccoli, viene preso in considerazione l’aspetto interiore, quello che nasce dentro di noi. Mani, piedi e occhi possono diventare occasione di scandalo. La mano rappresenta gli attaccamenti smodati, il piede l’orientamento errato della vita, l’occhio i cattivi desideri. Qui Gesù vuole semplicemente dire che la possibilità del peccato, la seduzione del male, passa per la corporeità naturale. Gesù è intransigente verso i compromessi col peccato, perché nulla può sostituire la salvezza.

Da qui viene l’esempio delle mutilazioni. Il nostro destino ultimo è un affare sommamente serio. Gesù insiste sulla vita, non vuole chiaramente alcuna mutilazione reale fisica: anche un guercio può essere un dannato! Si tratta, piuttosto, di liberarsi di tutto ciò che impedisce la comunione con Dio. I Padri della Chiesa dicevano: non sei più forte di Davide, né più sapiente di Salomone, e tutti e due sono caduti, sedotti dalle occasioni. Dunque, fuggiamo le occasioni! Potrebbe sembrare un atto di vigliaccheria, e invece è saggezza. Contrariamente a quello che potrebbe credere uno sguardo superficiale, chi fugge l’occasione non è affatto un debole.

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