Mercoledì 21 febbraio 2024

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del  giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona» (Luca 11,29-32).
Giona fu un profeta inviato a Ninive, città depravata, per predicare conversione e penitenza entro quaranta giorni, altrimenti Dio avrebbe punito i Niniviti distruggendo la città. Giona, lì per lì, rifiutò questo incarico: avrebbe voluto giustizia “immediata e spietata” da parte di Dio. È un chiaro esempio di chiusura verso gli altri: Giona pensava che la benedizione di Dio fosse esclusiva dei suoi connazionali. Era una posizione giustificata, giacché gli Ebrei erano gli unici a possedere la Rivelazione del vero Dio. Isaia, Geremia ed Ezechiele, profeti di Dio, tuonavano contro i pagani e invocavano su di loro la punizione di Dio, perché perseguitavano il popolo eletto e profanavano il Tempio. Però, nonostante Dio voglia punirli per la loro malizia, non intende distruggerli. Vuole solo convertirli, ed è per questo che Giona è inviato a predicare. Similmente, dal IV secolo in avanti i cristiani si resero conto che l’Impero romano non era più in grado di difendersi delle invasioni barbariche con le armi. Tanti, invece, si accorsero che la magnificenza dell’Impero e la squisita umanità dei cristiani non erano innocue al cuore dei barbari. Così furono affinate le buone armi della fede per proporla ai popoli pagani, affinché le loro anime ne fossero conquistate. Così nacque l’Europa cristiana: Roma imperiale era ormai priva di efficienza militare per respingere le orde degli invasori, ma aveva i missionari che portavano il Vangelo. Nella storia della Chiesa questo evento si è ripetuto spesso. È bastato indossare il santo segno di Giona – cioè la Resurrezione in spirito, anima e corpo del Salvatore Gesù –, l’unico messaggio che ha parole di vita eterna. Nessuno conosce la strada che realizza i nostri desideri, eppure se guardiamo indietro scopriamo, con grande sorpresa, che in ogni momento c’è sempre stato Qualcuno che ci ha condotto per mano. Guardando indietro possiamo contemplare il grande segno della nostra vita.

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