Giovedì 10 agosto 2023

“In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.  Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.  Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. ”(Gv 12, 24-26) 
Nelle piramidi egizie sono stati trovati semi quiescenti da oltre venti secoli, ma ancora vitali. Una volta deposti in buon terreno, hanno dato quintali di frutti. Così accade quando rinunci a progettare la tua vita fino all’emicrania, per poi subire il solito imprevisto assolutamente incalcolabile, che avvelena la vita, ti rende timido, insicuro e asociale.    Gesù infatti insiste: se non muori ai tuoi progetti “sicuramente esatti”, rimani solo. Cioè, l’incapacità di morire ti porterà esattamente a ciò che rifuggi: il rimaner solo.  Se dai spazio a Dio….anche nel sonno procedono le tue imprese, verso un raccolto che supera i calcoli più ottimisti. Ora hai qualcosa di importante da proporre al prossimo. Oggi penso a san Lorenzo, che piuttosto che inchinarsi all’imperatore Valeriano e consegnargli i beni della Chiesa, ha accettato di morire, bruciato sul fuoco.  Ma per far questo, dobbiamo imparare a morire ogni giorno, per accogliere la vita del salvatore.     Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,  Lentamente muore chi evita una passione,  chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle “i”  piuttosto che un insieme di emozioni;  emozioni che fanno brillare gli occhi,  quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,  quelle che fanno battere il cuore  davanti agli errori ed ai sentimenti!  Lentamente muore chi non viaggia,  chi non legge,  chi non ascolta musica,  chi non trova grazia e pace in sé stesso.  Evitiamo la morte a piccole dosi,  ricordando sempre che   essere vivo   richiede uno sforzo   di gran lunga maggiore  del semplice fatto   di respirare!  Questa poesia ci dice che chi non sa morire, non sa neppure vivere.     

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