­
Mercoledì, 30 luglio 2025 – Opus Mariae Matris Ecclesiae

Mercoledì, 30 luglio 2025

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra». (Mt 13,44-46).


Il tesoro nascosto, la perla di inestimabile valore: questo breve brano del vangelo ha del paradossale, però fa riflettere.

Entrambi questi due racconti evocano un po’ il concetto della pecorella smarrita, per la quale un pastore lascerebbe le altre novantanove per quell’unica pecora che gli è irrinunciabile; questo pastore però lascia il resto del gregge solo temporaneamente e in un luogo sicuro, mentre il senso del brano odierno è: perdere tutto per avere il tutto.

Il regno dei cieli è proprio così: è prezioso e irrinunciabile, non si può proprio farne a meno e questo possesso comincia qui sulla terra: quindi è in questa vita che ci viene chiesto di fare atti e scelte, anche coraggiose, per entrare in quel regno. Il vangelo di oggi ricorda anche la vita di alcuni uomini molto ricchi che, partendo da zero, hanno fatto scelte coraggiose e geniali, spesso controcorrente, che li hanno portati ad accumulare ricchezze enormi (vedi Steve Jobs).

In effetti è proprio così: per possedere il gran tesoro del regno dei cieli occorre privarci di parte del nostro tempo e delle nostre risorse per dedicarci a qualcosa che sia meritorio davanti a Dio, pronti anche a limitare un po’ quello che potrebbe essere il successo o la carriera; a volte può capitare anche che Dio chieda tutto! Salvo che Dio non decida di premiarci anche in questo mondo per il coraggio e l’amore dimostratiGli facendoci giungere inaspettatamente anche al successo quaggiù.

La scelta della perla preziosa sembra essere anche più spericolata dell’acquisto del campo col tesoro (reale o presunto): i potenziali acquirenti di una perla preziosissima sarebbero davvero pochi. Invece nel caso del campo, se non si riuscisse a guadagnare col tesoro in esso contenuto, resterebbe comunque un campo che può essere coltivato o venduto. Nel caso della perla il grande affare potrebbe consistere anche solo nel possederla e contemplarla, perché a volte una vita cristiana può essere già pienamente realizzata anche solo custodendo Gesù, perla preziosissima, nel proprio cuore senza fare nient’altro di speciale, proprio come fece la beata Imelda Lambertini.