Giovedì, 29 maggio 2025

In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia (Gv 16, 20-23a).


Mentre sta arrivando la sua “ora”, Gesù dice ai discepoli, con totale franchezza, che saranno nel pianto e nella tristezza, ma il mondo si rallegrerà per la sua ignominiosa passione e morte in croce. Nel contempo li consola e incoraggia preannunciando che la loro afflizione si cambierà in gioia. Infatti appena Lui tornerà Risorto, vittorioso sul peccato e sulla morte, li vedrà di nuovo e i loro cuori saranno ricolmi di gioia per sempre. Il Salvatore sta entrando in agonia, ossia nella lotta definitiva contro il nemico della natura umana. Conosce perfettamente la tremenda drammaticità della passione cui va incontro spontaneamente e per amore al Padre da glorificare e dei figli e fratelli da liberare dal potere iniquo del Maligno.

La battaglia giunge nella sua fase finale. La gestazione della vita nuova, di grazia e di santità, passa attraverso la sofferenza del sacrificio dell’Amore di Cristo che presto porterà la gioia della sua piena umanità risplendente della gloria di Dio. Noi sappiamo che tutti i credenti in Cristo, unico Salvatore, siamo partecipi dell’umanità gloriosa di Cristo. E siamo anche a conoscenza, come Egli ci ha detto, della battaglia da fare con Lui per partecipare alla sua vittoria e progredire nell’acquisizione della sua piena umanità secondo la vocazione ricevuta.

Tutti siamo chiamati a credere in Cristo, ossia a schierarci con Lui nel combattimento contro li Nemico che non accetta di essere stato sconfitto dall’Amore e persiste nel trascinare uomini e donne nell’odio della superbia e della disobbedienza contro Dio per farsi il suo regno di iniquità. Ormai però non gli resta che prendere atto della sua arbitraria eterna rovina. Per questo propina a tutti continue promesse di felicità distogliendoli dal combattimento necessario della riforma di vita per continuare ad essere con Cristo che dà la felicità vera ed eterna. Molti purtroppo cadono nell’illusione di essere con Cristo giocando al compromesso con gli affetti disordinati fine a se stessi senza la tensione alla vita eterna. Diventano fiacchi nella lotta e si impantanano nelle acque limacciose della falsa libertà e delle gioie ingannevoli e fugaci del mondo.

Noi cristiani invece chiediamo al Signore la grazia di impegnarci costantemente nella gloriosa fatica di instaurare il regno di Dio che soffre violenza ben sapendo che solo i violenti, coerenti nella sequela di Gesù mite ed umile di cuore, riportano vittoria dopo aver sostenuto lo scontro con l’avversario e i suoi seguaci nella storia.
Come sempre, la Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, antagonista vittoriosa dell’infernale nemico e nostra amorevole Ausiliatrice, ci aiuta a portare a pieno compimento la nobile impresa di cui ci rende partecipe il suo stesso Figlio Gesù.

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