Domenica, 3 agosto 2025


Un tale chiede un aiuto per difendersi da un fratello prepotente che vuole accaparrarsi l’eredità paterna: Gesù risponde precisando che la conquista della vita eterna non dipende dai beni posseduti quaggiù e narra una parabola sul senso dei propri averi .

L’uomo ricco della parabola si arricchisce oltre misura in seguito ad un raccolto estremamente abbondante e così pensa di poter vivere felicemente per il resto della sua vita. Del resto si narra nella Bibbia che anche Giobbe visse felicemente con i beni che Dio gli concede alla fine delle sue peripezie; quindi se si prende spunto dal libro di Giobbe il ragionamento dell’uomo ricco del Vangelo sembrerebbe lecito. Ma Gesù aveva anche parlato di un giudizio che c’è alla fine della vita e della necessità di amare il prossimo fornendogli anche il necessario (se possibile) per la sua sussistenza. Quindi il progetto di vita del ricco appare, alla luce di quanto rivelato da Gesù, ormai superato, arcaico, e non più confacente al nuovo concetto di giustizia che Gesù propone nelle Beatitudini (Lc 6, 30-36).

Questa parabola dell’uomo ricco pone il problema di come usare bene di ciò che possediamo in questo mondo, dal momento che la morte potrebbe coglierci in ogni istante. Nella conclusione del libro di Giobbe i beni che egli possiede si direbbero anche a vantaggio del benessere dei suoi familiari e dei suoi discendenti, mentre l’uomo ricco del Vangelo di oggi sembra voler godere della sua accresciuta ricchezza solo in modo personale, egoistico o forse anche un po’ trasgressivo. La morte che giunge improvvisa vanifica questo progetto di felicità, sebbene non si parli di una condanna perpetua del ricco ma solo del fatto che i beni posseduti diventeranno di qualcun altro.

La conclusione della parabola lascia quindi intendere che il ricco avrebbe dovuto condividere il provvidenziale guadagno in più, oltre che con i familiari, anche con i garzoni, gli operai e gli schiavi, evitando di fare progetti eccessivamente faraonici (nuovi magazzini) per mantenersi su un profilo di vita più sobrio, ma più rivolto a una giustizia celeste.

Comments are closed.