Il pensiero del giorno

Sabato 11 giugno 2022

Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. (Mt 10, 7-13)


Dio è vicino con la fede, è nel tuo cuore, e con la confessione è sulle tue labbra. È in te e con te. Realmente Gesù Cristo con la sua presenza ci dà la parola della vita. Così entra, nella fede, nel nostro cuore. Abita nel nostro cuore e nella confessione portiamo la realtà del Signore al mondo, a questo nostro tempo. Mi sembra questo un elemento molto importante: il Dio vicino. 

Il popolo d’Israele fu scelto da Dio, fu protetto e tante volte aiutato dal cielo. Eppure nella sua storia non mancano le cadute nel peccato e i fatti tragici. Secondo san Paolo Israele non è diverso dalle altre nazioni, ma con la differenza che agli Ebrei Dio ha dato la speranza nella sua promessa (Ef 2,1). Così Israele resta unito e non si mescola agli altri popoli. Anche al nuovo popolo di Dio, la Chiesa, è data una promessa di salvezza. 

Ogni qual volta ci poniamo in santo silenzio, nel raccoglimento sacro dell’anima, innanzi al trono dell’Onnipotente Salvatore, effettivamente riconosciuto come unico medico della vita, riceviamo un buon consiglio, che fa sempre vedere una via d’uscita, anche dai peggiori labirinti. 

Le cose della scienza, della tecnica comportano grandi investimenti: le avventure spirituali e materiali sono costose e difficili. Ma Dio si dona gratuitamente. Le cose più grandi della vita – Dio, amore, verità – sono gratuite. Dio si dà nel nostro cuore. Direi che dovremo spesso meditare questa gratuità di Dio: non c’è bisogno di grandi doni materiali o anche intellettuali per essere vicini a Dio. Dio si dona gratuitamente nel suo amore, è in me nel cuore e sulle labbra. Questo è il coraggio, la gioia della nostra vita…Dio non è lontano: è con noi con la parola della fede. Penso che anche questa dualità sia importante: la parola nel cuore e sulle labbra. Questa profondità della fede personale, che realmente mi collega intimamente con Dio, deve poi essere confessata: fede e confessione, interiorità nella comunione con Dio e testimonianza della fede che si esprime sulle mie labbra e diventa così sensibile e presente nel mondo. Sono due cose importanti che vanno sempre insieme.

(cfr Benedetto XVI° – Commenti ai vangeli)

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