Il pensiero del giorno

Giovedì 1 dicembre 2022

Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.  Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande”. (Mt 7, 21.24-27)


La casa sulla sabbia

In alcuni luoghi della terra, soprattutto in Africa equatoriale, le case vengono costruite letteralmente sulla sabbia. Durante la stagione delle piogge la violenza dell’acqua travolge ogni cosa, e le case senza fondamenta vengono spazzate via. Il terreno sabbioso è simbolo di mutevolezza, d’incostanza, di pericolo, di instabilità. Un’instabilità che nella vita morale si manifesta in molti modi.
Un matrimonio basato solo sull’innamoramento rischia di finire in divorzio. Perciò si consiglia ai fidanzati di guardarsi dai sentimenti facili, dai primi impulsi, ma piuttosto di fare una scelta seria, aiutata dalla razionalità e portata avanti da una volontà ferma e costante, che non possa mai venire influenzata da parenti, amici e famigliari.

Se nel tempo quel sentimento permane, superando il soffio dei venti contrari di chi non comprende, i fiumi straripanti delle difficoltà materiali e lavorative, i rovesci improvvisi di problemi imprevedibili, allora quel sentimento è fondato sul “consiglio roccioso” del Santo Spirito, porta un miglioramento umano e cristiano nella coppia, che spazzerà via tutti i dubbi. È sicuramente accaduto anche Maria e Giuseppe. La volontà umana difficilmente è ferma: l’anima umana è soggetta a cambiamenti, e cambia anche la decisione di stare insieme “per l’eternità”. La volontà umana ha bisogno di sostegni: i comandamenti di Dio sono proprio questo, sostegni della volontà.
In certi libri antichi di preghiera si trovava talvolta l’immagine di Gesù giardiniere, che lega un giovane albero ad un palo di sostegno. Non lo fa per limitare la crescita della pianta, ma per darle stabilità e forza da opporre al vento, perché non lo spezzi. Ecco il senso dei comandamenti. (cfr. T. Spidlik – Il vangelo di ogni giorno)

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